Decidere la pittura per un ambiente non è mai una scelta semplicissima: rinfrescare le pareti di una casa, un ufficio, un locale infatti non è soltanto una questione di estetica, ma si deve tenere conto anche di tanti altri fattori “pratici”, legati all’utilizzo dell’ambiente da pitturare.
Ecco perché capire quale sia la vernice più adatta assume un valore fondamentale, specie quando si tratta di stanze come la cucina o il bagno. Questi ultimi, più di ogni altra zona della casa, sono continuamente soggetti a vapori e condense che possono sfociare nei classici fastidi dell’umidità. Per evitare un eccessivo impatto sulle pareti e prevenire la comparsa di macchie o muffe, è sufficiente servirsi di pitture che siano traspiranti.
Si tratta di un tipo di vernici termoisolanti, composte essenzialmente da micro sfere di vetro, la cui funzione è quella mantenere bassa la temperatura delle pareti. In questo modo, il muro non “suderà” e si eviteranno le conseguenze negative dell’eccessiva umidità. La pittura traspirante può inoltre contenere degli agenti chimici che servono a contrastare il sopraggiungere delle muffe.
Fra i tipi di vernice traspirante più usata c’è quella antimuffa ad acqua. E’ consigliata per tinteggiare gesso, stucco, cemento e intonaco di bagni, cucine, soffitti e pareti soggette a vapori. Esiste poi una serie di accorgimenti necessari, per garantire l’efficacia della vernice traspirante. Qualora si tratti di muri nuovi, è necessario attendere che siano totalmente asciutti. Nel caso – invece – di pareti che devono essere rimbiancate, bisognerà fare in modo di eliminare prima eventuali macchie di muffa esistenti e poi procedere con la verniciata. Accertato che la nuova pittura sia compatibile con quella vecchia, sarà consigliabile usare un rullo per ottenere un effetto maggiormente compatto e uniforme. Se invece la superficie da imbiancare si presenta porosa o ricca di crepe bisognerà coprire tutto con una mano di stucco e – prima di procedere con la pittura – ricoprire tutto con un buon fissante.