Quando si realizza la cameretta dei bambini si tende spesso a scegliere tra i colori più comuni, ovvero il rosa o il blu. Queste scelte, però, portano a sacrificare qualcosa di cui si dovrebbe tenere più considerazione: il comfort dei piccoli ospiti della stanza.
Per scegliere il colore per le pareti della cameretta bisogna pensare all’età, al carattere e agli interessi dei bambini. Ogni fase della vita richiede colori diversi: per esempio, i neonati stanno meglio in stanze ampie e luminose, con pochi oggetti e colori delicati.
Per loro sono indicate tonalità pastello attenuate dal bianco. Questo per diverse ragioni: in primis perché l’impronta psicologica dei colori chiari facilita i ritmi sonno-veglia e poi perché migliorano le loro risposte ai colori più accesi, generalmente associati a tutti quei giocattoli finalizzati all’apprendimento.
I bimbi dai due ai sette anni rispondono positivamente a colori più energici, combinati in maniera irregolare per dare sprint e vivacità. Per mezzo del colore è possibile organizzare le “aree” della stanza: lo spazio dei giochi, lo spazio della nanna e anche lo spazio della lettura e dello studio.
Dai sette ai dodici anni è bene considerare il carattere e le attitudini dei bambini e tenere presente l’influenza psicologica dei colori. Per un bambino molto vivace ed energico è meglio una stanza con colori tenui, rilassanti e delicati. Se invece il bambino è timido e riservato, un colore adatto e più acceso contribuirà a dargli coraggio e fiducia.
Infine, i colori della stanza di un adolescente devono essere selezionati in accordo con lui, ma senza eccessive concessioni: dato che le scelte dei ragazzi cambiano rapidamente la decisione finale deve essere un valido compromesso tra le loro emozioni e il buon senso.